151° e 152° Rgt.Ordine Militare d’Italia “Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea e nell’aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento: audace e tenace, domo’ infaticabilmente i luoghi e le fortune consacrando col sangue le romane virtu’ dei figli d’Italia – 1915-1918”. Medaglia d’Oro al Valor Militare “Conquistando, sul Carso, salde posizioni nemiche e fortissimi trinceramenti, detti delle Frasche e dei Razzi, che sotto nutrito fuoco rafforzo’ a difesa; riconquistando, sull’altipiano dei Sette Comuni, posizioni dalle nostre armi perdute, a Monte Castelgomberto, Monte Fior e Casera Zebio, sempre noncurante delle ingenti perdite, diede ripetute prove di sublime audacia e di eroica fermezza (25 luglio – 15 novembre 1915 – giugno 1916)”. Medaglia d’Oro al Valor Militare “Espressione purissima delle forti virtu’ dell’intrepida gente di Sardegna, diede il piu’ largo tributo di eroismo alla gloria dell’Esercito e alla causa della Patria, dovunque vi furono sacrifici da compiere e sangue da versare. Nei giorni della sventura, infiammato di fede e di amore, riconquisto’ con meraviglioso slancio le munitissime posizioni nemiche di Col del Rosso e Col d’Echele (28 – 31 gennaio 1918). All’imbaldanzito invasore oppose sul Piave l’audacia della sua indomabile volonta’ di vittoria, la fierezza sublime e la granitica tenacia della sua antica stirpe (16 – 24 giugno 1918). Nella battaglia della riscossa non conobbe limiti di ardimento nell’inseguire il nemico (26 ottobre – 4 novembre 1918)”. 151° Reggimento “Sassari”Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito «Reggimento inserito nella Task Force «Iraq» nell’ambito dell’operazione «Antica Babilonia», partecipava per circa quattro mesi a tutte le attività operative connesse con la crisi irachena post-conflitto.
152° Reggimento “Sassari”Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito «Fiero interprete delle storiche tradizioni della brigata “Sassari”, il 152° Reggimento di fanteria partecipava, quale unità di manovra (Task Force “Alfa”) inquadrata nell’Italian Joint Task Force, all’operazione “Antica Babilonia 9″ in Iraq, dal 20 Gennaio al 16 Giugno 2006. In un contesto operativo caratterizzato da diffuso ed elevato rischio, difficili condizioni ambientali e climatiche, nonchè forti tensioni tra le diverse fazioni in lotta, si adoperava con efficacia e straordinario spirito di sacrificio per ripristinare le condizioni di sicurezza in tutta la regione di DHIQAR, contribuendo significativamente al consolidamento del processo di stabilizzazione e ricostruzione della nazione irachena. Profondendo le migliori energie fisiche, morali e professionali, gli uomini e le donne del reggimento conducevano con assoluta abnegazione e ferma determinazione le attività operative finalizzate a garantire la libertà d’azione delle unità della coalizione, nonchè la sicurezza della popolazione civile, conquistando la piena fiducia delle autorità locali ed il rispetto dei comandanti militari stranieri. In particolare, il 30 gennaio 2006 e il 27 aprile 2006, reparti del contingente nazionale venivano colpiti da gravi attentati terroristici, in cui, rispettivamente, rimaneva ferito un militare del 152° Reggimento e perivano cinque militari della Multinationl Specialized Unit (MSU). Pur in condizioni di elevatissimo rischio ed indubbie difficoltà ambientali, il personale del 152° Reggimento proseguiva il proprio operato con esemplare coraggio e sprezzo del pericolo, prodigandosi senza soluzione di continuità nell’assolvimento dei compiti ricevuti e nel ripristino delle condizioni di sicurezza nella città di An Nasiriyah. Il 5 giugno 2006, un plotone del Reggimento, impegnato in attività di scorta a favore di un convoglio militare britannico, veniva investito dalla devastante esplosione di un ordigno occultato ai margini della sede stradale. Sebbene nel vile attentato fosse caduto un militare del Reggimento ed altri quattro fossero rimasti gravemente feriti, il personale rimasto illeso si adoperava, con temepstivo ed ammirevole senso del dovere e della responsabilità, per fornire le prime cure alle vittime, attuando al contempo, tutte le necessarie procedure al fine di garantire l’opportuna cornice di sicurezza per la rapida evacuazione dei feriti e per portare a termine il compito ricevuto. Filgido esempio di unità di fanteria, fortemente motivata e coesa, il 152° Reggimento ha saputo contribuire in maniera concreta e determinante al conseguimento degli obiettivi del contingente nazionale, dando lustro alle Forze Armate ed all’Italia nel contesto internazionale”. Citazioni nel bollettino del Comando Supremo
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